Cevio
Cevio, capoluogo della Vallemaggia, offre parecchi spunti
d’interesse per chi intende soffermarvisi. L’esistenza
dell’antica vicina è documentata sin dal 1230.
Cevio, da sempre, ha avuto il ruolo del centro della Valle.
Il villaggio e composto da varie frazioni sparpagliate lungo
quasi tre chilometri. Di notevole interesse sono le costruzioni
ottocentesche allineate lungo la bella piazza e le grandi
case borghesi addossati ai massi della frazione di Cevio
Vecchio.
La stazione di Cevio possava un binario di raccordo con
un binario di servizio per vagoni merci, una stazione
semplice, una rampa di carico
e dopo 1939 d'una pesa a ponte. La fermata su richiesta "Cevio
ospedale" viene inaugurata il 7 febbraio 1925 e possava una
sala d'aspetto.
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Bignasco
Bignasco è interessante per l’assetto urbanistico
caratterizzato dai seguenti comparti: il nucleo primitivo
con parecchi edifici tra i più antichi della Vallemaggia;
la zone attorno alla chiesa parrocchiale, posta tra i due
fiumi, dove emergano, per importanza e volume, alcuni edifici
privati e pubblici del fine Ottocento – inizio Novecento;
il gruppo di case edificate a destra a destra del fiume Bavona,
sviluppatosi dopo la costruzione, nel 1907, della stazione
terminale della ferrovia e infine il quartiere nuovo, là verso
la cascata, con diverse abitazioni costruite negli ultimi
vent’anni.
La capolinea della Valmaggina possava cinque binari, un
deposito a un binario, una stazione tipica, una
rampa di carico, una pesa a ponte e temporaneamente una gru.
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